Nati per Credere
Le ragioni della persecuzione.
• Le ragioni della persecuzione. •
《 E vi tratteranno così,
perché non hanno conosciuto né il Padre né me!
(Et haec facient vobis,
quia non noverunt Patrem neque me.) (Gv 18, 3) 》
❝ Grande insegnamento
contengono queste parole!
L'ignoranza di Dio, l'ignoranza di Gesù,
è la ragione della persecuzione della Sua Chiesa.
Le Opere di Dio non sono disprezzate ed odiate
se non da chi disconosce Gesù;
la Chiesa,
con le sue ammirabili prerogative divine,
colla sua Santità incorruttibile,
fornisce per sé stessa la prova più splendida
della Divinità di Gesù Cristo;
gli Apostoli erano un'apologia vivente
di Gesù Cristo:
ma si esige la Luce di Dio
per riconoscere ed apprezzare le Opere di Dio;
senza di questa Luce Divina,
anche le prove più splendide non convincono,
anzi provocano odio e disprezzo.
È questo il grande Mistero della Fede.
Talora l'anima nostra può essere turbata
al vedere come la Chiesa
è continuamente perseguitata;
non sono dunque evidenti
le prove della Sua Divinità?
Sono evidentissime,
ma non possono essere comprese
se non da chi ha il Lume di Dio,
Lume che è Dono Preziosissimo di Dio Stesso,
e che Egli non concede
se non agli umili e ai mondi di cuore. (Mt 5, 8)
Sperare di raggiungere o persuadere
della Verità del Cristianesimo
con umani ragionamenti,
senza questa Luce interiore, è vana pretesa.
Non è che la Fede sia cieco sentimento;
no, ma è Dono di Dio,
ed è impossibile raggiungerLa
né persuadere le anime di Essa
senza quella Luce
Che scende dal Padre d'ogni Lume;
senza di Essa, le opere stesse più prodigiose
che si compiono nel seno della Chiesa
e che sono prova perenne della sua Divinità,
non provocheranno che odio e persecuzione:
《 non noverunt Patrem neque me! 》
Dio è Padrone dei Suoi Doni;
non possiamo mai sperare di riceverLi
se non per quelle vie che Egli ha stabilito;
ora le vie per giungere a Dio
sono quelle dell'umiltà e della purità;
solo in questo modo
si giunge alla chiara cognizione
del Padre e di Gesù.
Questa è la ragione per cui ai Giudei
le opere stesse più splendide
di Gesù e degli Apostoli
non manifestarono nulla;
non conoscevano il Padre,
e non Lo conoscevano
perché il loro cuore era cattivo e protervo,
《 enim eorum mala opera 》, disse Gesù.
《 E vi tratteranno così,
perché non hanno conosciuto
né il Padre né me.》
Con questa parola
Gesù intendeva consolare i Suoi cari;
ma come in realtà li poteva consolare
dicendo che i loro nemici non conoscevano
né Lui né il Padre?
Sembra anzi che con ciò
dava loro motivo di maggior afflizione.
È vero che i discepoli dovevano rattristarsi
al pensiero che Gesù e il Padre Suo
sarebbero stati disconosciuti dal mondo:
ma Gesù intendeva di consolarli
col far sapere che la causa loro
non era dissociata da quella di Dio;
che onore, che dignità immensa!
gli amici di Gesù sarebbero perseguitati
solo perché in essi il mondo
non avrebbe saputo riconoscere Gesù e il Padre:
《 facient vobis,
quia non noverunt Patrem neque me! 》
Come Gesù è perseguitato
perché non è conosciuto,
così gli amici di Gesù sono perseguitati
perché non è conosciuto Gesù in essi;
tanto l'Amore li ha fatti una cosa sola con Gesù!
Perché il mondo li discaccia?
perché non sa conoscere
quali preziosi tesori di pace, di soavità,
di vera gioia,
essi hanno ricevuto da Gesù
che in essi Si riflette.
Perché anela al loro sterminio, alla loro morte?
Perché non sa che la loro vita
non è terrena e mortale,
ma Celeste, Immortale, Divina.
Se il mondo sapesse tutto ciò,
ben capirebbe che è inutile attentato
il perseguitare e l'uccidere gli amici di Gesù,
è vana vittoria
quella ch'ei può ottenere
contro le vittime innocenti
consacrate all'Amore Divino!
Oh! quanti pensieri di celestiale conforto
in queste parole di Gesù!
quali angeliche speranze si destano in un cuore
che sa da Gesù
di essere perseguitato ed oppresso,
solo perché il mondo
non sa conoscere il suo Dio! ❞
perché non hanno conosciuto né il Padre né me!
(Et haec facient vobis,
quia non noverunt Patrem neque me.) (Gv 18, 3) 》
❝ Grande insegnamento
contengono queste parole!
L'ignoranza di Dio, l'ignoranza di Gesù,
è la ragione della persecuzione della Sua Chiesa.
Le Opere di Dio non sono disprezzate ed odiate
se non da chi disconosce Gesù;
la Chiesa,
con le sue ammirabili prerogative divine,
colla sua Santità incorruttibile,
fornisce per sé stessa la prova più splendida
della Divinità di Gesù Cristo;
gli Apostoli erano un'apologia vivente
di Gesù Cristo:
ma si esige la Luce di Dio
per riconoscere ed apprezzare le Opere di Dio;
senza di questa Luce Divina,
anche le prove più splendide non convincono,
anzi provocano odio e disprezzo.
È questo il grande Mistero della Fede.
Talora l'anima nostra può essere turbata
al vedere come la Chiesa
è continuamente perseguitata;
non sono dunque evidenti
le prove della Sua Divinità?
Sono evidentissime,
ma non possono essere comprese
se non da chi ha il Lume di Dio,
Lume che è Dono Preziosissimo di Dio Stesso,
e che Egli non concede
se non agli umili e ai mondi di cuore. (Mt 5, 8)
Sperare di raggiungere o persuadere
della Verità del Cristianesimo
con umani ragionamenti,
senza questa Luce interiore, è vana pretesa.
Non è che la Fede sia cieco sentimento;
no, ma è Dono di Dio,
ed è impossibile raggiungerLa
né persuadere le anime di Essa
senza quella Luce
Che scende dal Padre d'ogni Lume;
senza di Essa, le opere stesse più prodigiose
che si compiono nel seno della Chiesa
e che sono prova perenne della sua Divinità,
non provocheranno che odio e persecuzione:
《 non noverunt Patrem neque me! 》
Dio è Padrone dei Suoi Doni;
non possiamo mai sperare di riceverLi
se non per quelle vie che Egli ha stabilito;
ora le vie per giungere a Dio
sono quelle dell'umiltà e della purità;
solo in questo modo
si giunge alla chiara cognizione
del Padre e di Gesù.
Questa è la ragione per cui ai Giudei
le opere stesse più splendide
di Gesù e degli Apostoli
non manifestarono nulla;
non conoscevano il Padre,
e non Lo conoscevano
perché il loro cuore era cattivo e protervo,
《 enim eorum mala opera 》, disse Gesù.
《 E vi tratteranno così,
perché non hanno conosciuto
né il Padre né me.》
Con questa parola
Gesù intendeva consolare i Suoi cari;
ma come in realtà li poteva consolare
dicendo che i loro nemici non conoscevano
né Lui né il Padre?
Sembra anzi che con ciò
dava loro motivo di maggior afflizione.
È vero che i discepoli dovevano rattristarsi
al pensiero che Gesù e il Padre Suo
sarebbero stati disconosciuti dal mondo:
ma Gesù intendeva di consolarli
col far sapere che la causa loro
non era dissociata da quella di Dio;
che onore, che dignità immensa!
gli amici di Gesù sarebbero perseguitati
solo perché in essi il mondo
non avrebbe saputo riconoscere Gesù e il Padre:
《 facient vobis,
quia non noverunt Patrem neque me! 》
Come Gesù è perseguitato
perché non è conosciuto,
così gli amici di Gesù sono perseguitati
perché non è conosciuto Gesù in essi;
tanto l'Amore li ha fatti una cosa sola con Gesù!
Perché il mondo li discaccia?
perché non sa conoscere
quali preziosi tesori di pace, di soavità,
di vera gioia,
essi hanno ricevuto da Gesù
che in essi Si riflette.
Perché anela al loro sterminio, alla loro morte?
Perché non sa che la loro vita
non è terrena e mortale,
ma Celeste, Immortale, Divina.
Se il mondo sapesse tutto ciò,
ben capirebbe che è inutile attentato
il perseguitare e l'uccidere gli amici di Gesù,
è vana vittoria
quella ch'ei può ottenere
contro le vittime innocenti
consacrate all'Amore Divino!
Oh! quanti pensieri di celestiale conforto
in queste parole di Gesù!
quali angeliche speranze si destano in un cuore
che sa da Gesù
di essere perseguitato ed oppresso,
solo perché il mondo
non sa conoscere il suo Dio! ❞
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